Il tempo è tiranno, l’incompetenza di più.

Papà è un burbero ma buono. Moglie lo sa bene, anche se non gli da soddisfazione nel dirglielo.

Sì, è vero, Papà brontola e borbotta in continuazione, sbuffa come una locomotiva in salita, non gli va mai bene niente, non vorrebbe far altro che stendersi sul divano al rientro dalle giornate lavorative piene di problemi.


Moglie, che di suo fa tantissimo, col suo lavoro a turni, gestisce la famiglia alla grande, ma gli chiede di partecipare con uno sforzo per non avere tutto sulle sue spalle: andare a prendere le bambine a karate e in piscina, rassettare dopo la cena, spolverare e spazzare ogni giorni e fare le pulizie domestiche, quelle fatte bene, la domenica…niente di così drammatico!

Papà avrebbe da lavorare: vorrebbe raggiungere gli obiettivi dell’anno e quel premio che gli permetterebbe qualche sfizio in più. Sarebbe una bella sorpresa per tutti. Non sempre può, però, tra un impegno e l’altro, tra una faccenda domestica e l’altra.

Semplicemente, il tempo non basta mai.

Per la sua signora, però, farebbe di tutto, pur di vederla sorridente, felice e…tranquilla!!

Così, limando ancora il poco tempo a disposizione, aveva fatto da autista, nelle ultime 2 settimane, a Moglie per portarla a fare il giro delle 7 concessionarie e trovare finalmente l’auto che potesse andarle bene e renderla soddisfatta.
Desiderava da tempo un’auto più confortevole, più moderna, più…beh, più tutto!

Serviva un veicolo con caratteristiche precise: una buona seduta – per via del mal di schiena -, lo spazio necessario per caricare le borse della palestra ma non troppo ingombrante perché il parcheggio nelle viuzze superaffollate della città è sempre un mal di testa; non da ultimo, doveva essere anche un’auto con tutti i crismi di sicurezza e gingilli tecnologici di ultima generazione che se non ce li hai, chissà come sparlano le amiche…e magari averla prima possibile!

Trovare la soluzione giusta per soddisfare Moglie era peggio che trovare un ago in un pagliaio di concessionari intenti solo a vendere il prodotto senza alcuna analisi delle necessità effettive di Papà.

Oltretutto Papà non voleva trovarsi a gestire lui la parte “brutta” dell’avere un’auto: portarla dal meccanico o dal carrozziere, spendere soldi per un’auto sostitutiva, correre come un forsennato quando si fosse accesa un’innocua spia, fare il cambio gomme, e via dicendo.

Durante un pranzo di lavoro, Papà scopre che la formula del noleggio auto a lungo termine, oltre che per la sua auto aziendale, è disponibile anche per privati: parlando con il fleet manager, si fa convincere che quella è la soluzione adatta, a patto di affidarsi a gente veramente competente.

Il fleet manager gli cede il contatto del suo consulente preferito: quello che quando lui chiama risponde sempre, e se non può rispondere ti richiama; quello che ti da il suggerimento giusto; che quando gli viene un’idea che possa essere valida per la tua situazione te lo fa sapere prontamente, e che quando ci sono situazione critiche le previene o ti aiuta a trovare la strada meno dolorosa.

L’appuntamento va alla grande: dopo la telefonata iniziale, esplicativa di tutte le sue esigenze, il Personal Advisor porta a Papà il suo lavorone: uno studio di tutte le auto in commercio con pro e contro da valutare consapevolmente. Dimensioni, tempi di consegna, validità del servizio dello specifico noleggiatore e le procedure da seguire.

Una volta trovato l’accordo, vengono mantenute le promesse fatte: l’auto arriva nel giro di 30 giorni e il canone concordato prevede tutti i servizi necessari, con l’officina a 300 metri da casa e il gommista a 700.

Papà è al settimo cielo: con un colpo solo aveva centrato tutti gli obiettivi che si era prefissato.

Riuscendo anche a fare i numeri giusti, Papà sarà, dopo qualche mese, tra i migliori della sua azienda e sarà premiato, riuscendo così finalmente a fare quella settimana bianca tanto agognata.

Insomma, un “vissero felici e contenti” dei giorni nostri.