Happy wife, happy life!

Papà è uno tranquillo, che vuol vivere sereno, almeno quando è tra le mura di casa: di preoccupazioni fuori ce ne sono fin troppe.

I pensieri ci sono già al lavoro – dove deve dar conto a tutti i sottoposti che lo tirano per la giacchetta, che hanno bisogno di lui e delle sue decisioni. Certo, lo stipendio è più che buono, ma le responsabilità e gli orari sono decisamente tosti.

A livello personale, non poteva dire di stare male, ma quell’intervento ai denti l’aveva demolito e quel continuo cigolio delle ginocchia lo preoccupava.

Altri pensieri derivano dai suoi genitori, troppo logori per l’età anagrafica, con quelle cosine da sistemare, più o meno gravi, che diventano sempre più frequenti e comuni, col passare del tempo. Correre ogni volta che c’è bisogno, potendo contare poco sul fratello che vive lontano, non è certo semplice per uno impegnato come lui.

Poi, i due figli: la poca voglia di studiare del grande, ormai 3 anni fuori corso a scienze politiche, e le compagnie di amici poco raccomandabili del piccolo, lo tormentano silenziosamente.

Anche quella garanzia prestata 3 anni e mezzo prima per l’auto del fratello ora incide nel suo budget famigliare. Per questi motivi e non solo questi, quando era a casa con sua Moglie, lasciava a lei le decisioni, dalla più futile a quelle più grosse.

Moglie, con il suo lavoro a turni, riusciva a gestire meglio i tempi e gli spazi famigliari, faceva mille cose e teneva sotto controllo mille altre, ed era obiettivamente molto brava anche a nascondere lo stress di una vita del genere.

Moglie era brava, non pretendeva la Luna, anzi, ma ultimamente aveva fatto trasparire un’esigenza reale e sentita: avere al più presto un’auto più grande, alta e confortevole perché con la schiena proprio non ce la faceva più a guidare quella bassa di ora. Magari un Suv, di quelli compatti che vanno tanto di moda, se possibile col cambio automatico.

Papà le aveva chiesto di pazientare fino a che non avesse finito con le rate del fratello, così avrebbero potuto fare una scelta oculata. Essendo, poi, Moglie non una volpe nei parcheggi e al volante in generale, un’auto nuova era fuori discussione: troppi rischi per troppe spese.

Una sera a cena, un suo caro amico propone un’idea risolutiva: il noleggio a lungo termine.

Papà si fida del giudizio del suo amico di vecchia data, così contatta il consulente consigliato, prende appuntamento e gli racconta le sue necessità.

Et voilà la soluzione soluzione perfetta: un noleggio a lungo termine di un’auto a Km 0 a guida alta e automatica, con Kasko compresa e quota ben definita di contributo per la riparazione, qualora fosse successo qualcosa all’auto.

Avrebbe dovuto sospendere l’RCA in cui era in prima classe, ma pazienza: se non gli fosse piaciuto il gioco, l’avrebbe riattivata a fine contratto.

Per rientrare in una rata sostenibile l’anticipo è di 4.000 €: il male necessario. Poi per Moglie, questo e altro. La consegna? Esattamente alla fine degli oneri presi col fratello, così da non aver un appesantimento della situazione economica mensile.

Con tutto organizzato alla perfezione, Moglie è felice e soddisfatta. Di conseguenza anche Papà, nel più classico dei motti “Happy wife, happy life!”.